Valer’jan Pavlovič Kondakov nato in Russia nel 1840, morto a Firenze il 30 luglio 1894, come risulta dall’iscrizione e dai registri parrocchiali era dottore in medicina. Si era sposato a Firenze con Elizaveta Dmitievna nel 1881 che morì il 27 luglio 1898 ed è sepolta insieme a lui. Il nome di Kondakov ricorre spesso nel Libro dei Soci del Gabinetto Vieusseux fino ai primi anni ’90, in particolare fra i lettori del fondo di libri e di riviste russe.
Il monumento funebre
La tomba è composta da un cippo in marmo, a pianta quadrata, formato da due elementi separati e sovrapposti, su cui è infissa una grande croce schematica e lineare.
Sulla faccia dell’elemento su cui è infissa la croce vi è l’epigrafe realizzata con lettere in piombo incassate nel marmo.
La tomba è delimitata da cordoli in marmo.
Il restauro
I cordoli in marmo perimetrali risultavano dissestati e all’interno del terreno irregolare vi erano piante infestanti. Il marmo mostrava la superficie corrosa dall’azione dei fenomeni atmosferici fra cui, in primis, quelli relativi alla pioggia e all’irraggiamento solare. La superficie lapidea era totalmente coperta da patina biologica causa anch’essa dell’azione corrosiva, soprattutto per quanto esercitato dai licheni. L’epigrafe risultava completa.
Si è proceduto con una rimozione graduale della patina biologica mediante l’azione manuale di spazzole sintetiche, piccole spatole, bisturi, attrezzi in legno opportunamente sagomati, pennelli, spruzzatori manuali, acqua demineralizzata, spugne. Inoltre, si è applicata a pennello acqua ossigenata a 70 volumi, per un’azione biocida verso le formazioni biologiche più tenaci.
A ciò è seguita la realizzazione della protezione superficiale mediante applicazione a pennello, su tutte le superfici lapidee, di prodotto silossanico.
Il terreno all’interno della recinzione è stato ripulito da infestanti e regolarizzato.
Il restauro è stato eseguito nel 2022 nell’ambito del progetto “Memorie di Russia a Firenze” con i fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese.