Tommaso Downie, era un valdese di origine scozzese, ingegnere delle Ferrovie italiane e affiliato alla Massoneria, come mostra chiaramente la simbologia scolpita sulla sua insolita stele, in stile Decò. Era sposato con Albina, una italiana di Massa Carrara, anch’essa valdese, dalla quale ebbe otto figli, tutti sepolti nel Cimitero evangelico agli Allori.
Il monumento funebre
Il monumento funebre è composto da una stele in marmo bianco in stile Déco, sormontata da una piccola croce, che poggia su un basamento in marmo a pianta rettangolare. Sul prospetto della stele si trovano scolpite un treno e una ricca simbologia massonica. L’iscrizione funebre realizzata con lettere incassate in piombo reca:
Cav. Uff. Tommaso Downie/ingegnere nelle ferrovie italiane/nato a Edimburgo il 12 novembre 1822/morto a Firenze il 4 agosto 1911/Al lavoratore instancabile/all’uomo integerrimo buono e pio/di carattere adamantino/al marito e padre esemplare/in attesa del ritrovo nella celeste dimora/la famiglia dolente/QMP/Beati i pacifici perciocchè saranno/chiamati figliuoli di Dio/s Matt.V:9
Qui riposa/ Albina Downie Fontana/nata il 30 marzo 1830-morta il 26 gennaio 1916/Alla diletta madre che con grande affetto/la vita consacrò alla famiglia/i figli dolenti/e riconoscenti/ QMP/Ella ha fatto ciò che per lei/si poteva/Evang S. Marco XIV:8
Il restauro
La stele era avvolta da tralci di edera sia secca che in vegetazione mentre la superficie marmorea era coperta quasi totalmente da patina biologica. Alcune delle lettere di piombo dell’iscrizione funebre erano deformate o mancanti.
La pulitura equilibrata della superficie marmorea è stata realizzata mediante una prima spazzolatura con pennelli e spazzole sintetiche seguita da un trattamento con prodotto biocida e da risciacquo con acqua demineralizzata. Il completamento della pulitura è avvenuto mediante l’azione con spazzole sintetiche, bisturi, spatole e strumenti in legno su zone localizzate seguita da un lavaggio con acqua demineralizzata. Il trattamento protettivo della superficie marmorea è avvenuto con la stesura di un prodotto polisilossanico idrorepellente applicato in due mani a pennello. Le lettere in piombo deformate o mancanti sono state riposizionate o di nuovo eseguite.
La stele si presenta ora libera sia da patina biologica sia da vegetazione. Le lettere in piombo sono tutte presenti e formano una scritta nuovamente leggibile.
Il restauro è stato eseguito nel 2021 nell’ambito del progetto “Storie da restaurare” con i fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese.